Notizie biografiche
Gianni Realini, nasce a Sorengo (TI), il 18 agosto 1943.
Dopo le scuole dell’obbligo frequenta la Scuola Cantonale dei Pittori e il corso di perfezionamento sezione pittura del CSIA di Lugano.
Tiene le prime due mostre nel 1964 e ’65 a Lugano, poi si trasferisce a Parigi dove frequenta l’Académie della Grande Chaumière, grazie ad una borsa di studio federale vinta nel 1968.
Tornato a Lugano alterna l’attività artistica con frequenti viaggi di studio in Europa.
La sua attività si svolge prevalentemente in Ticino e nella Svizzera tedesca con puntate in altri paesi Europei.
Fra le numerose mostre personali e collettive ricordiamo la partecipazione alla grande mostra itinerante in tutta Europa: “Il disegno svizzero 70/80”, le partecipazioni a tutte le triennali della stampa svizzera di LeLocle, le mostre personali a Lugano, Campione, Mendrisio, Sciaffusa e Zurigo e la partecipazione a esposizioni collettive a Ginevra, Ulm, Sion, Bruxelles, Tel Aviv, Coira, ecc.
Ha conseguito parecchi premi e riconoscimenti. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
Dal 1996 al 1999 è stato presidente della SPSAS (VISARTE)sezione Ticino.
È stato membro della Commissione cantonale per le belle arti dal 2000 al 2008.
Ex docente di disegno della figura al CSIA e al DAA della SUPSI di Lugano.
Vive ad Agno, lavora a Barbengo.
2020 – “Gianni Realini * Petra Weiss”
“Kunstschaffende aus dem Tessin stellen aus”
Ruth Auf der Maur, recensione su “Bote der Urschweiz”
2019 – “l colori della luce”
Dalmazio Ambrosioni, presentazione in catalogo mostra personale
Galleria La Colomba, Lugano-Viganello “
l colori della luce di Gianni Realini”
Claudio Guarda, recensione su “La Regione”
2018 – “Da sud a nord”
Dieter Pesch, presentazine in catalogo mostra personale
Galleria Am Park, Nettetal-Düsseldorf D
2017 – Dalla pittura di paesaggio al paesaggio della pittura”
Claudio Guarda, presentazione in catalogo mostra personale
Museo Casa Pasqué, Massagno
“La civica e la bellezza” Graziano Martinoni,
recensione su “Giornale del Popolo”